Passato il primo periodo di studio del programma, tra dubbi sulla reale utilità di questa tecnologia e sul fatto che potesse riuscire realmente a colmare quei dubbi di spazialità in cui il render non arriva appieno, concludiamo il nostro primo progetto.
Arriva finalmente il momento di entrare per la prima volta in realtà virtuale all’interno di un nostro lavoro.
Non nascondo che mentre indosso il visore sono molto scettico sulla reale utilità dello sforzo che abbiamo fatto per arrivare a quel momento, avevo paura fosse stato un passo eccessivo e che non avesse aggiunto niente di più alla visualizzazione con i render.
Poi entro in realtà virtuale ed…è stato amore a prima “vista”.
Sono dentro al progetto visto dal vivo durante il sopralluogo, studiato su carta e su pc, modellato ed arredato , renderizzato…sono dentro al progetto di un appartamento finito come lo avevo immaginato e progettato ma che in realtà deve essere ancora demolito.
L’ effetto è fantastico, la percezione degli spazi al massimo.
“Cammino” all’interno della cucina per vedere se è giusta la distanza dell’ isola.
“Tocco” con mano il piano di lavoro in cucina per capire se è dell’altezza giusta per cucinare.
“Passeggio” in sala controllando quel tavolo che tanti dubbi mi aveva messo in fase di progettazione.
Tolgo il visore convinto di aver fatto centro in quello che cercavamo. Adesso abbiamo tutti i mezzi per permettere al cliente di entrare nella casa che ha sempre desiderato minimizzando gli errori e togliendosi ogni dubbio ancor prima di iniziare i lavori.
I primi riscontri con i clienti sono più che positivi come potete vedere dai video qui sotto.
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